L’estate è finita ed è tempo di ripartire con l’hit ball. In cantiere c’è ancora da finire di costruire il prossimo torneo tdr. Come sarà?
Al momento io non lo so dire, non facendo parte di nessun comitato e non essendo parte attiva delle discussioni e non essendo chi alla fine deciderà.
Di sicuro ci sono due realtà al di fuori del movimento a cui bisogna trovare il modo per farle giocare, possibilmente farle fare un campionato.
L’idea di Giambanco, un torneo fatto di tornei è una idea, non si sa quanto chiara, utile, riflettuta, fattibile… ce ne sono altre?
Mentre scrivo questo non lo so e per questo butto qui le mie idee anarchiche sul TDR.
Le idee sono praticamente 2, memmeno poi tanto originali (va detto) e consistono: o due tornei stile TDR, com’è capitato un paio di stagioni fa quando c’erano il nella stessa stagione il già citato torneo e il trofeo del nord; oppure inglobare le due realtà al momento certe di esserci con quelle già esistenti a Torino, in pratica iscriverle in c1
Due tornei stagionali.
Perché due tornei? Perché così facendo è possibile dare due chiari impegni, in due periodi diversi della stagione.
Uno aperto per le realtà che già ci sono, e che porta ai pre play off scudetto (perché l’idea partita l’anno scorso di un pre play off è stata sinceramente buona) e che va come periodo da novembre a gennaio; l’altro aperto a tutti quelli che lo voglio giocare che va febbraio a giugno e visto che non rientra nei play off scudetto non ci sarebbe alcun problema nell’accavallamento degli eventi e la necessit di finirlo prima che inizi la corsa scudetto.
Quali sarebbero le squadre coinvolte e che formula useresti? Naturalmente per il primo torneo ci voglio squadre ufficiali del campionato FIHB e le realtà nazionali; con criteri chiari si scelgono le squadre (esempio le prime 3 di c1, la penultima di B2 e e migliori due nazionali, ma guardando più l’aspetto nazionale); premio la qualificazione ai pre play off; un girone di sola andata con 5 gare ufficiali a giornata, per 3 giornate; arbitri FIHB.
Il secondo campionato invece più amatoriale, con arbitri messi a disposizione dalle squadre, aperto a chi vuole giocare, che possa permettere la presenza delle rappresentative dei club e come premio lo scudetto amatori che viene dato senza play off ma a fine torneo, così da non aggiungere troppe partite se non necessarie. Questa seconda formula permette di esserci occupando quegli spazi lasciati liberi dalla chiusura dei campionati.
Quali sono le utilità dei due tornei? Il primo permette di giocare un campionato competitivo; permette alle realtà extratorinesi di esserci senza vincoli per il futuro; dà alla federazione delle regole chiare che portano allo scudetto e non costringe alla FIHB di cercare realtà associative.
Il secondo permette alle nuove realtà nazionali che nascono di esserci e i toni meno competitivi permettono di introdurre le nascenti realtà facendole confrontare con uno spirito più ludico dello sport. In pratica si otterrebbe quella serie A&B e che al momento non c’è perché mancano le squadre nazionali per farle.
Come cambierebbero i pre play off? Nella formula in realtà poco come si possono avere sei vertici, la formula permette di usufruire anche con 3, 4, 5, 7. Cambia solo il numero delle gare fatte durante la giornata e non il numero delle partite che ogni squadra deve fare.
Allargamento della serie C1
Perché allargare la serie C1? Se si aggiungono oggi le squadre nazionali bisogna partire dall’ultima serie che oggi c’è e che garantisca un campionato serio: la serie C1, quindi.
Naturalmente se si aggiungono loro si deve pensare di aggiungere anche le squadre di serie C2 in quanto hanno gli stessi diritti di esserci dell squadre nazionali, anzi al dire il vero le squadre di serie C2 UISP avrebbero il diritto di essere la serie A1 di questa stagione… ma non centra nulla con il progetto.
Così facendo c’è la possibilità che si creino 2 campionati di C1 con al massimo 22 squadre coinvolte, ma difficilmente si raggiungeranno questi numeri, e quindi si possono teorizzare 2 o più gironi con un campionato di andata e ritorno.
Per formare la classifica finale si possono pensare dei mini gironi a 3 per le prime 12 squadre (4 posizioni) in quanto formerebbero la classifica generale così facendo le prime 3 squadre si giocano i play off promozione e una viene promossa mentre le ultime due retrocedono in serie C2.
Quindi questo è un torneo provvisorio? Certo! Non sarà la normale prassi ma un campionato fatto appositamente per regolare la situazione presente.
La FIHB non può pensare oggi, che è in UISP, di fare come faceva in passato: fregarsene dei precedenti bandi e coattamente retrocedere le squadre che si sono salvate. Può comunque dare qualcosa di più ha chi ha di meno.
Come si fa per le giornate che non potrebbero essere sufficienti? Semplice, se queste squadre non partecipano ai play off scudetto possono utilizzare gli spazi fino a giugno. Inoltre ci sono più palestre disponibili alla domenica.
E con gli arbitri come si fa? Basta promuovere a primi arbitri anche i secondi. Sarà una buona palestra di vita e di crescita sportiva. Inoltre va tenuto conto che aumentando la serie c1 si rischia di non avere una serie C2 o averne una che richieda minore spazio. Inoltre non è detto che si abbiano 3 gironi ma è più plausibile che ce ne siano 2.
Come fanno le squadre extratorinesi coi costi? Basta fargli degli sconti sulle iscrizioni, farle giocare 2 gare in quel di Torino la domenica contro 2 squadre torinesi che giochino lo stesso giorno 2 partite (un triangolare); ecco che il problema dei costi incomincia essere più abbordabile.
Se poi il problema arbitri e spazi sussistono basta pensare a diminuire le gare dei play off scudetto, ad esempio. In fondo averne due se non tre è solo una prassi. Il fattore campo non esiste, giochiamo tutti sempre nello stesso campo, e c’è già un campionato che ha scremato.
Se una squadra forte (o presunta tale) perde con una di livello inferiore alla prima è giusto che non passi il turno.
Statisticamente poi la vittoria di una squadra più scarsa con una più forte avviene veramente di rado, soprattutto alla prima partita.
Diciamo che dà anche pepe alla competizione rendendola più snella e diciamolo, più gare play off non vuol dire più pubblico anzi…
Qual è il vantaggio di questa idea? Quella di integrare 2 realtà che esistono ma che non sono parte attiva di un movimento che già esiste. Pensare qualcosa di apposito per loro è un disagio per la FIHB e le torinesi in quanto oggi sono loro quelle più numerose.
…E se nascono nuove realtà, come si fa? Il tdr ha insegnato che i club si possono organizzare da soli e che nulla è fisso ma tutto è mutabile. Basta volerlo. Asti ha lasciato il campionato FIHB, la serie B2, per il tdr come Genova ha lasciato il TDR per il campionato FIHB. In base alle esigenze di associazione ognuno si muove. La FIHB deve solo imparare a restare sul pezzo, aiutare a coordinare ma non fare per forza da padrona, altrimenti rischia di acquistare solo rogne organizzative come le sta vivendo ora col TDR che non ha creato, non si sa quanto abbia voluto, e che deve organizzare al posto dei club che l’organizzavano prima perchè si è intromessa.
Pensiero conclusivo
La scelta di fare tanti piccoli tornei è una idea al pari di queste ma un conto è coordinare una situazione spontanea, che già c’è ed un altro conto è organizzarla. Le fatiche sono diverse e anche i risultati, e non sempre in peggio.
La storia insegna…
I primi 5 anni del TDR sono stati positivi per la FIHB che non ha investito praticamente risorse economiche ed organizzative mentre col trofeo del nord e il tdr di quest’anno c’è stato un impiego economico ed organizzativo più che sufficiente e i risultati non sono stati apprezzati da molti.
Se vediamo un dato in 5 anni del tdr le gare perse a tavolino sono state 4; nei due tornei organizzati dalla FIHB le gare perse a tavolino nel TDN sono state 3 e ben 6 nel TDR.
Se si guardano i campionati FIHB invece le sconfitte a tavolino si contano a stagione, in tutte le serie, al massimo sulle dita due mani, se non una.
Magari per un tipo di formula è meglio una gestione FIHB mentre per un’altra formula è meglio l’autogestione dei club.
Di sicuro il primo passo per capire che serve è quello di chiedere a Milano e Genova che hanno veramente bisogno e su questo lavorarci su e costruire con Milano e Genova in prima fila a proporre idee e non cercare per forza di fare da traini a movimenti che non pianificano il proprio futuro.
Un proverbio dice che se ad uno porti ogni giorno il pesce lui mangia ma non impara a procurarselo; se gli insegni a pescare lui mangia comunque.